FAQ

Come mai avete pensato a questa iniziativa?
Da diversi anni il tema dell’immigrazione e quello dell’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati è stato centrale nel dibattito politico. Le discussioni su questo fenomeno però sono troppo spesso basate su posizioni ideologiche prive di basi concrete. A nostro parere invece è fondamentale che il dibattito su una politica pubblica così importante sia basato su dati di fatto ed elementi concreti.

Non ci pensa già il Governo?
Il governo, in particolare il ministero dell’interno, mette a disposizione alcune informazioni. Si tratta però quasi sempre di dati aggregati e parziali che non permettono analisi di dettaglio sul fenomeno. Il documento più importante rilasciato in quest’ambito ad esempio è la relazione annuale che il ministero fa al parlamento. Ogni anno tuttavia la relazione viene pubblicata con mesi di ritardo e comunque fornisce dati aggregati e non in formato aperto. Ad oggi quindi Centri d’Italia è la prima piattaforma a mettere a disposizione di chiunque e in formato aperto dati di dettaglio sul sistema di accoglienza.

Quali sono le fonti dei dati?
I dati sono il frutto di richieste di accesso agli atti presentate da ActionAid e openpolis al ministero dell’interno.

Si prevede un aggiornamento dei dati?
Certo, l’aggiornamento previsto è annuale.

I dati presenti sono affidabili?
Tutti i dati presenti nella piattaforma provengono da una fonte ufficiale. Questi però presentano molti problemi di coerenza e completezza. In alcuni casi quindi abbiamo dovuto compiere delle scelte per risolvere problemi di incongruità.

Ci sono dei problemi relativi alla serie storica di ciascun centro?
I dati ufficiali non riportano dei veri e propri identificativi univoci per ciascun centro. Per ricostruire la storia di ogni singolo centro dunque abbiamo proceduto con lavorazioni automatiche e semiautomatiche partendo dai dati forniti per ciascuna delle annualità presenti. I principali indicatori utilizzati per determinare che anno dopo anno si stia parlando sempre dello stesso centro sono stati il nome della struttura e l’indirizzo.

Ci sono dei problemi relativi alla geolocalizzazione?
Per ragioni di sicurezza e riservatezza degli ospiti non possiamo fornire gli indirizzi precisi. In ogni caso anche questo campo presenta alcune criticità rispetto alla fonte ufficiale. Gli indirizzi non sono infatti sempre presenti e anche quando lo sono non hanno un formato univoco. In ogni caso mettiamo a disposizione le informazioni sul comune in cui è collocato il centro. Inoltre dalle mappe è possibile avere un’indicazione di massima sull’area in cui si trova il centro.
Inoltre può accadere che nella pagina di un comune siano presenti dei centri SAI / SAPROIMI / SPRAR geolocalizzati in un comune limitrofo. Questo perché nella pagina di un comune sono inseriti i centri SAI / SAPROIMI / SPRAR attivati da quello stesso ente locale. Indipendentemente dal fatto che la struttura sia effettivamente collocata in quello stesso comune o in uno adiacente.

Perché alcuni centri hanno un nome “strano” (i.e. SPRAR-64fh8g oppure CAS-7h974n)?
Alcuni centri riportavano come nome esattamente l’indirizzo del centro. Per ragioni di sicurezza il nome contenente l’indirizzo è stato oscurato e gli è stato attribuito un codice.

Che cos’è la classe del comune?
Si tratta di una classificazione con cui vengono individuati i comuni polo, cintura e le aree interne. Qui puoi avere maggiori informazioni al riguardo.

A quali date si riferiscono di preciso le informazioni?
Per quanto riguarda i centri governativi, ovvero i Cas e la prima accoglienza, i dati si riferiscono al 31 dicembre di ciascun anno. Si tratta dunque di una fotografia a un momento esatto. Quindi se un centro è stato chiuso prima di quella data non rientrerà nei dati presenti. Si tratta di un aspetto da tenere presente in particolare rispetto alle presenze. Questo è infatti un dato molto suscettibile al momento della rilevazione.
Per quanto riguarda i dati su Sai / Siproimi / Sprar si deve distinguere tra analisi a livello territoriale (aggregato nazionale, provinciale e comunale) e livello di dettaglio della singola struttura. In entrambi i casi per gli anni 2018 e 2019 la data di riferimento è il 31 dicembre, mentre per quanto riguarda il 2020 il dato aggregato va riferito al 31 ottobre. Il dato delle singole strutture invece è riferito alla data indicata come "data_rilevazione" nel file "Strutture Sai" scaricabile nella sezione opendata..
Tale accorgimento si è reso necessario per mancanza di altri dettagli dalla fonte e per omogeneizzare l’informazione complessiva tra CAS e SAI/SPRAR/SIPROIMI al maggior dettaglio comune.

Ci sono dei problemi relativi alla capienza (posti disponibili), le presenze e l’effettiva operatività del centro?
Sì in alcuni casi.
Rispetto ai Cas il problema più evidente si è fortunatamente presentato solo per il 2018 e solo per la prefettura di Venezia. In alcuni casi in questo frangente nella riga relativa a un centro era indicata una capienza molto elevata. La stessa identica capienza era poi riportata per molti altri centri amministrati dallo stesso ente gestore. In seguito a degli approfondimenti è emerso chiaramente che il dato riguardava la capienza complessiva di tutti i centri gestiti da quell’operatore e non di ciascuno di questi. A ogni struttura è stata quindi attribuita una frazione della capienza complessiva, basandoci quando possibile sui dati corretti degli anni successivi.
A partire dai dati relativi al 2020 invece oltre al campo "capienza" i dati presentano anche un campo “capienza effettiva”. A seguito di alcune interlocuzioni con i soggetti preposti è emerso che il campo "capienza" rappresenta quella formalmente prevista all'inizio, mentre il campo "capienza effettiva" quella a cui si è giunti in per ragioni diverse. In alcuni casi quest'ultima può essere più bassa, in particolare negli anni della pandemia per ridurre le occasioni di contagio, oppure più alta magari in esecuzione del "quinto d'obbligo" richiesto dalla prefettura in caso di carenza di posti nel sistema. In linea generale infine varie incongruenze sono state rilevate su ciascuna annualità rispetto a questi due indicatori e il campo “operatività del centro”. In alcuni casi infatti lo stesso centro era indicato come “aperto” ma con capienza pari a zero (in questo caso il valore di operatività del centro è stato trasformato in CHIUSO) o al contrario “chiuso” ma con presenze maggiori di zero.
Relativamente ai centri Sai / Siproimi / Sprar le informazioni su presenze e capienza sono diverse se si guarda al dato aggregato o al singolo centro. Per i dati aggregati, reperibili nel file "Progetti SAI" presente nella sezione Opendata, le presenze si riferiscono ai beneficiari registrati e la capienza ai "posti ammessi al finanziamento" comunicatici dai soggetti preposti al 31 dicembre di ogni anno (ad esclusione del 2020 in cui la data è il 31 ottobre). Nei dati sulle singole strutture invece la capienza e le presenze si riferiscono alla data indicata come "data_rilevazione" nel file "Strutture Sai" scaricabile nella sezione opendata. Sempre in questo file sono indicate con data al 31 dicembre quelle strutture che, stando alla data di apertura e di chiusura del centro risultavano aperte in quel momento.

Ci sono dei problemi relativi ai prezzi?
Sì, in alcuni casi il campo risulta vuoto, oppure pari a zero, mentre in altri è inutilizzabile, parziale o ambiguo. Nei casi di valore zero è stato convertito in Null in modo da non compromettere il calcolo delle medie. In alcuni rari casi il campo includeva più di un prezzo. Visto che i valori erano comunque simili gli è stato conferito un valore medio. Il dato poi è parziale per alcuni centri di prima accoglienza. Per alcune strutture di questo tipo infatti il contratto è suddiviso per lotti prestazionali (servizi di accoglienza, pulizia e mensa) e le cifre descritte potrebbero riguardare solo alcuni servizi e non tutti.
Per quanto riguarda i centri Sai / Siproimi / Sprar infine non sono disponibili informazioni sui prezzi giornalieri per ospite.

Che significa quando i posti disponibili sono “n.d.“?
Quando nei dati si trova “n.d” per una o più tipologie di centro vuol dire che in quel territorio (provincia o comune) e in quell'anno non ci sono centri attivi di quella tipologia.

Quale riferimento amministrativo-territoriale avete usato?
Il riferimento amministrativo-territoriale di comuni e province è al 01/01/2021. Ciò vuol dire che quando un centro si trova in un comune che non esiste più per diverse ragioni la struttura è stata reindirizzata al comune attualmente in essere in quel territorio.

Come mai sul sito non ci sono informazioni aggregate sui gestori dei centri?
Nei dati ufficiali ad ogni centro è associato un gestore inserito tramite un semplice campo di testo. Lo stesso operatore dunque può essere indicato a seconda dei casi con diciture e acronimi diversi anche se in molti casi simili. Questo rende però impossibile avere certezza in tutti i casi se si tratti o meno dello stesso ente gestore o di uno con un nome simile. Per questa ragione abbiamo sempre insistito nelle nostre richieste di accesso agli atti che ci venisse fornito anche il codice fiscale o la partita iva dell’ente gestore. Questa informazione tuttavia ci è sempre stata negata.

Che cosa sono le procedure di affidamento?
Si tratta di un campo presente negli opendata e solo per i centri governativi, ovvero i Cas e la prima accoglienza. Le procedure di affidamento, o procedure di scelta del contraente, sono il modo attraverso cui le stazioni appaltanti (nel nostro caso le prefetture) decidono come assegnare un contratto. Sono disciplinate dal codice degli appalti che stabilisce le situazioni e le modalità con cui possono essere utilizzate. Per approfondire puoi leggere qui.

Che cosa si intende per Sai, i Cas e prima accoglienza?
Sono le 3 tipologie di centro presenti in Italia e riportate sulla piattaforma.
La prima accoglienza è a sua volta distinta in Cpa (centri di prima accoglienza), regolati dall’articolo 9 del decreto legislativo 142/2015, e Hotspot. I centri caratterizzati dall’approccio Hotspot, stabilito in sede europea, sono quelli previsti dall’articolo 10ter del decreto legislativo 286/1998.
I Cas (centri di accoglienza straordinaria) sono regolati dall’articolo 11 del decreto legislativo 142/2015 e si suddividono in Cas adulti e Cas minori. Fortunatamente però i Cas minori sono assolutamente residuali e di anno in anno sempre meno. I minori infatti dovrebbero essere accolti nel Sai o nelle strutture comunali per minori.
Il capitolato di appalto previsto per ciascuna di queste strutture è reperibile presso il sito del ministero dell’interno.
I centri Sai sono regolati dall’articolo 1-sexies del decreto legge 416/1989. Nel corso degli anni questo tipo di strutture ha più volte cambiato nome (Sprar / Siproimi / Sai) e funzioni. In ogni caso queste strutture possono a seconda dei casi accogliere ospiti ordinari (ORD), minori stranieri non accompagnati (MSNA) o persone con disagi mentali e disabilità fisiche (DM-DS).
Per maggiori informazioni sul funzionamento del sistema di accoglienza puoi leggere qui.

Che cosa sono i dati sui contratti pubblici e cosa bisogna sapere a riguardo?
Nella sezione opendata si trovano dei dati provenienti dalla Banca dati dei contratti pubblici (Bdncp) dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Quete informazioni sono state utilizzate per alcune analisi reperibili nella sezione Pubblicazioni del sito, non riguardano invece i dati che si trovano sul sito stesso. Tra i dati sui contratti pubblici emessi dalle prfetture italiane a partire dal 2020 sono stati selezionati quelli che si riferiscono alla gestione di centri di accoglienza governativi (ovvero i Cas e la prima accoglienza). I dati vengono periodicamente aggiornati e possono differire dai risultati presenti nelle analisi sia per quanto riguarda il perimetro temporale, sia perché i dati oggetto di analisi sono stati sottoposti a ulteriori elaborazioni.

Si possono scaricare i dati?
Certo e incoraggiamo a farlo! Qui trovi tutti i dati in formato aperto. La licenza di utilizzo è CC-BY 4.0.

Quanto costa fare e mantenere tutto questo? E chi vi paga?
Il progetto è il frutto della collaborazione tra ActionAid e openpolis che lo finanziano. Non riceviamo contribuiti da altri soggetti.